mercoledì 4 aprile 2012

Esattamente

L’ascolto di empietà

la bellezza è forte e violenta

è anarchica e ribelle

sta nel sussurro che cogli

e non sai farne a meno

il desiderio appiccicato

alla pelle

lo sguardo di due bimbi

che giocano

la pietra e il mare

la paura di farsi un male terribile

ma audace è vita

ribollire di emozioni

cestino di fiori e rosso

esattamente

sfiori

la perfezione

in disegnini di carta

nella barchetta che lascia

la tua fontanella per

raggiungere oceano

esattamente

precipitano

foglie grigie di pioppo

nella riva delle lacrime

esattamente

un coltello

sulla giugulare d’una

parola sfuggita

raccolta nelle emozioni

di un’altra e resa viva

e il tuo percorso sostiene

la contraddizione vagabonda

come dio nella sua onda

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