L’ascolto di empietà
la bellezza è forte e violenta
è anarchica e ribelle
sta nel sussurro che cogli
e non sai farne a meno
il desiderio appiccicato
alla pelle
lo sguardo di due bimbi
che giocano
la pietra e il mare
la paura di farsi un male terribile
ma audace è vita
ribollire di emozioni
cestino di fiori e rosso
esattamente
sfiori
la perfezione
in disegnini di carta
nella barchetta che lascia
la tua fontanella per
raggiungere oceano
esattamente
precipitano
foglie grigie di pioppo
nella riva delle lacrime
esattamente
un coltello
sulla giugulare d’una
parola sfuggita
raccolta nelle emozioni
di un’altra e resa viva
e il tuo percorso sostiene
la contraddizione vagabonda
come dio nella sua onda
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