sabato 31 marzo 2012

Esisti ancora (xF)


La stanchezza degli uomini

nel momento in cui abbandoni

il pensiero

dopo aver scalato le cime

il sudore in qualche misura imposto

sai in quella stanzetta lo sapevi già

ti metti la plastica anche sulle scarpe

impone l’infermiera

che contava altro

che la tua vita era nel soffio

di quella margherita di bimbo

nel pane povero dei nonni

negli arpeggi dei capelli delle ragazze

nel volere il bene degli altri

era quel sorriso spagnolo (nato

quartiere medioevale di viterbo)

che non avevi mai accarezzato

nei piccoli consumi femminili

di ansedonia

tuo padre ti ha ora raggiunto

sottoscala in diesis la portiera

sbattuta e ci salutavamo sempre così

hai vestito solo sottomarche

il tuo insegnamento morale per me

io non so fare meglio che averti

e nessun discorso finale ha mai

sfiorato la tua bellezza quel gesto

appena reclinante la testa

hai accettato il tuo traguardo

nel giardino di dio

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