Quell’indugio fu fatale
slittava la certezza
di mandarti in culo
era una immagine
mettevi una pezza
poi un’altra pezza
mi hai cucito addosso
le ragioni del tuo
punto di vista
libellule d’abbeveratoi
di vacche di maremma
notonette e grilli in terra
il fermacapelli di cuoio
un pioppo verniciato di
nero ad incastro
e la bocca ed i baci
furono la reciproca
predazione
ti mettevo le mani sotto
come a cogliere i frutti
meno male
quell’ indugio che fu fatale
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