domenica 17 giugno 2012

Pane vino e zucchero

 La dinamica è transitoria
pane vino e zucchero
oggi non mi riconosceresti
porto i segni di un diniego universale
quelle merende del pomeriggio
consumate di nascosto
affogati di passione tredicenne
una rete di metallo
divideva
luna stramba che
sorrideva
come allora ti penso ora
che tutto è cifrato
nascosto e inattuabile
mentre ti vesti lo pensi
pane vino e zucchero
offerto dalle mani e leccato
come gattini rapaci
al termine dell’infanzia
all’alba di un divenire infernale
cacciavamo lucertole
per lasciare defilarsi libere
tra i rovi e le rose
le ginocchia graffiate l’iniziazione
all’amore

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