La brillantezza della curva
spogliandoti rividi
il sorriso di un clavicembalo
poggiato
sulle mie ginocchia
gli occhi chiusi e
guardavi l’abisso
specchiavano riflessi
un guscio di no troppo netti
amavi i miei occhi
come una perfetta negazione
che si apriva e proteggeva
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