al mio pesciolino d’argento
regalo
le mie note a margine
e le chiose
vagabonde cannibali
di carte e come te
al buio
inseguo pianissimo
le parole senza inchiostro
dilavate
scomparse
parole ammazzate
nel sacco a pelo
piccolo riflesso lucifago
le parole che
prendi e scappi
nella dissolvenza e non ti inseguo
ed ho il tuo specchio
d’argento e transitorio
come nel vento
la tua carne d’avorio