Ripiegato sull’asse terrestre
vedi da vicino gli squarci
della civiltà balzana dell’oggi
chiusura ermetica di schiavi
lavoro come forma di ricatto
risorse spese male e terminate
la solita banda di criminali
ha dichiarato guerra agli uomini
e son più forti ora senza armi
le armi ora squillano la morte
per loro conto e delocalizzata
per decidere scelgono
abiti di poca eleganza
trovandosi
in apparati simpatici
politico-finanziari
su navicelli spaziali
lontanissime
con tanti acronimi un unico legame
sanno tendere il filo senza
farlo spezzare
regalano microcomputer e
connessione
in cambio portano via la terra
in un sussulto
se ti giri e ben guardi hai la
coda
la hai forte e lunga e sei tu il
topolino sperimentale
rinchiuso per contare i secondi
che ti separano dall’aggressione
personalmente dicendo scivola
su piano inclinato la
terminazione
minuscola della speranza o solo
del ricordo questa carcassa
trasporta
once di delirio e d’assillo
sorseggiando caffè nel divenire
di un acquazzone dicendosi
mentendo tutto si sistemerà
tutto si sistemerà
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