martedì 5 luglio 2011

Di quel germoglio


Disegna il rumore

della diagonale ferroviaria

il punto mobile di quel semaforo

lampeggiante

ancora non aurora

filari di tigli o di cemento

strisce in dissolvenza

e non puoi capire

quell’attesa life style

quelle preghiere intime

regalate ai fanali

passa una volante

e ti squadra

quelle parole che definiresti

banali

come semi germinati dall’acqua

nella carestia dei segni secchi

era possibile aspettare l’infinito

come un incontro  consacrato

nella leggerezza che chiameresti

confine

e in un gesto normale

il valore immortale

e succede che poi

resta solo vaghezza

e il cielo è scuro

come mantelli di  tortora

passa una volante

 e ti squadra

piangendo di te

piangi del mondo

lasci le parole nell’angolo

delle siringhe e dei profilattici

e degli stecchi dei gelati

consueta rassegnazione

alla ragione di un’ingiustizia

di un  insensato dolore

sanguini  ancora candido o il volto

di  una bufera ha il vapore

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